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2016 - 2018 - SCIENZE POETICHE

Raccolta di poesie ispirata dalla ricerca scientifica nel mondo della quantistica. Il titolo PSI (Ψ) che, in fisica quantistica , indica "la funzione d'onda" alla base di ogni principio sub atomico, li dove ogni legge supera la ragione umana. 

Questa volta l'intenzione sarà ,quindi ,quella di porre una grossa lente di ingrandimento nell'impercettibile mondo microscopico dove la meraviglia della natura esprirme la perfezione del creato al suo meglio e porlo in contrasto con la "macroIgnoranza" che ci ha reso completamente orbi ,immolandoci a vera e propria offesa per la stessa natura. Esattamente come la fisica Newtoniana si è scoperta essere applicabile unicamente al quel che vediamo, ma non al mondo interno all'atomo che ci ha svelato principi impensabili e al di la di ogni legge conosciuta.

ANDROMEDA la reputo la primogenita di GRANDE MADRE
, la sua naturale evoluzione.
La poesia NEVE mi è piombata nelle mani dal nulla , ispirato forse dalla storia di Wilson Bentley, agricoltore che nel 1865 rimase folgorato dall'armonica perfezione dei fiocchi di neve. Un amore che lo portò a diventare il primo fotografo di fiocchi rimanendo sconvolto dal fatto che non ce ne fosse uno uguale ad un altro e come lui stesso disse :

“Sotto il microscopio, ho scoperto che i fiocchi di neve sono miracoli di bellezza, sembrava un peccato che questa bellezza non dovesse essere vista e apprezzata dagli altri. Ogni cristallo è un capolavoro di design e nessuno è mai uguale all’altro. Quando un fiocco di neve si scioglie la bellezza è perduta per sempre.” 

Io, d'altro canto, sono rimasto colpito dalla sensibilità di questo uomo , rimasto conquistato da una microscopica espressione di perfezione poetica alimentando quella vena misantropa che il mio sguardo ha ormai fatto proprio.

NEVE
19 MAGGIO 2016 BOLOGNA

abbiamo visto cadere la neve
l'abbiamo vista unirsi alla terra

siamo saliti in cima alle nubi
convinti di coglierla prima

abbiamo seguito le orme lasciate
come segugi senza padrone

siamo scesi a valle con scarpe di gomma
perchè nudi non sappiam camminare

ci siamo resi ridicoli
e abbiamo infranto il canto del cielo.

ANDROMEDA
22 Novembre 2017

i volti sono scomposti
nei miei luoghi
sono eternamente presenti

ma al di la dei frammenti che essi lasciano
vedo un implosione 
che scopre gli astri forgiare infinite linee di luce

materia prigioniera
comunemente chiamata vita

li
la natura dei collassi
non giustifica l'umana debolezza

piuttosto
ne illumina l'antichissima umiltà
mitigando quel comune senso d'origine 
sopravvisuto
ai grandi disastri del cosmo

DECLINO
29 GIUGNO 2017

l'audace taglio del muro
mi degrada a spettatore

le prime luci mi indicano dove andare

ma presto anche loro
cambieranno aspetto

saranno saette 

il declino
le osserverà cadere

LATENZA
14 NOVEMBRE 2017 BOLOGNA

distrasse i pensieri
con indifferenza

ricamò una soluzione
colmando il bicchiere

separò il nero dal bianco
il dubbio dall'ovvio

riunì in un unico vortice
la gravità degli umori

notò un sfarfallio nello sguardo

i colori si mossero
ridefinendo inutile
l'assoluto esistente

si morse il labbro

un briciolo di pelle
riprese la forma di un spettro

un intimo indivisibile
lo elesse ad unico

RITORNO
29 Maggio 2017 Bologna

non si accorse di nulla
non vide alcun movimento

apprezzò l'immobile evento 
dissiparsi tra le dita

e quando si volse
si rivide seduto

a cucire abiti

TERRESTRI
31 AGOSTO 2015

a sentirli da qui
paion esser dei

si scontrano

nubi d'umido
come apoteosi  del insulso

piove sugli inermi


la pochezza che scorgo
violenta qualsiasi dio

a contarli

sembran germi
in piedi per gravità

pretendono gloria
come gli angeli
poco prima di morire

li vedo erigere miasmi sociali
attirati dal flagello
che li ha resi  sterili

i signori
hanno sete

l'umano stridore precipita

i pianeti si avvicinano

presto
rinasceranno

PSI