"Disarmonie" rappresenta una presa di coscienza ,uno sguardo meno impulsivo e un'attenzione particolare all'ascolto.
La settima raccolta nasce dalla necessità di voler accostare la poesia al disarmonico, a tutto quel che si fa fatica ad assimilare, nasce dall'ascolto tra l'osservato e l'osservatore cogliendone le dissonanze alimentate da una poetica sempre più attenta all'introspezione. Personalmente la definisco una raccolta "in stasi" ferma a capire le reazioni della mia emotività rispetto all'indipendenza dei primi anni fuori casa li dove , ad un primo sguardo, tutto pare disarmonico. Questa settima raccolta disegna nuovo terreno fertile per i successivi lavori ed è la naturale evoluzione di CROMOSOMNIA.
ti guarderò andar via
con lo sguardo seguirò il tuo passo lontano
come fanno i grandi poeti
quando gli amori si seccano
osserverò ogni dettaglio sfumare
darò ascolto al tuo vociare deciso
perchè possa amare di te anche l’ultimo addio
resterai splendida per ogni giorno che passa
e per ogni stagione trascorsa
firmerò eleganti tormenti
lascerò che il tempo levighi il tempo
che il sapore del tuo viso mi abbandoni silente
e nei tuoi occhi salati
lascerò quell’unico gesto
come ricordo del tuo viso distante
(a Raffaella)
ho strappato le tue foto
le ho poi ricomposte
ignorandone il senso
le ho incorniciate
e ho lasciato che il vento
le portasse lontano
mi sono messo da parte
per toccare il tuo viso
e per vederti danzare
ho stretto parole
con gente tenace
ma ho solo visto il tuo sguardo cadere
e nell'urto spezzarsi
adesso non odo alcun suono
solo il rimbombo di un'eco lontano